LA PICCOLA PESCA ARTIGIANALE IN AMP
DEFINIZIONE DI PICCOLA PESCA ARTIGIANALE
Il Decreto 7 dicembre 2016 del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (MIPAAF), definisce l’attività della piccola pesca artigianale.
Per piccola pesca artigianale si intende la pesca praticata da unità di lunghezza fuori tutto inferiore ai 12 metri, abilitate all’esercizio della pesca costiera locale (entro le 12 miglia dalla costa) con uno o più dei sistemi e/o attrezzi da pesca di seguito indicati:
i) Rete da posta calate (ancorate) GNS;
ii) Rete da posta circuitanti GNC;
iii) Reti a tremaglio GTR;
iv) Incastellate – Combinate GTN;
v) Nasse e Cestelli FPO;
vi) Cogolli e Bertovelli FYK;
vii) Lenze a mano e a canna (manovrate a mano) LHP;
ix) Lenze a mano e a canna (meccanizzate) LHM;
x) Lenze trainate LTL;
xi) Arpione HAR;
LA PESCA NELLE AREE PROTETTE
In generale, all’interno delle aree protette, le attività di cattura come la pesca, sono soggette a specifiche restrizioni. L’art. 19 c.3 della Legge 6 dicembre 1991 n. 394 (Legge quadro sulle aree protette), recita: «nelle aree marine protette è vietata la cattura, la raccolta e il danneggiamento delle specie animali ……., nonché l’introduzione di armi, esplosivi ed ogni altro mezzo distruttivo e di cattura..».
Tale previsione è confermata anche nel Decreto istitutivo dell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano (art.5, D.M. 21 Ottobre 2009). L’introduzione del divieto, però, è stata graduata dal legislatore, attraverso il successivo art.6 dello stesso decreto, prevedendo la possibilità di particolari deroghe.
IL REGOLAMENTO DELL’AREA MARINA PROTETTA TORRE DEL CERRANO
Il Regolamento di disciplina delle attività consentite nell’AMP Torre del Cerrano (D.M. 28 Luglio 2009, n° 218) prevede delle specifiche deroghe volte a consentire una prosecuzione delle attività della piccola pesca artigianale.
Infatti, è consentita l’attività della piccola pesca artigianale, in attuazione del Regolamento di Esecuzione ed Organizzazione (D.M. 12 gennaio 2017, n° 11), per le sole imprese di pesca che già esercitavano l’attività alla data di entrata in vigore del decreto istitutivo (10 aprile 2010), avendo sede legale nel comprensorio dei Comuni di Pineto e Silvi (artt.5 e 6 del D.M. 28 Luglio 2009, n° 218).
La materia della piccola pesca artigianale in AMP è regolamentata dall’art.25 del Regolamento di Esecuzione ed Organizzazione dove si prevede che:
- in tutta l’Area Marina Protetta non è consentita la pesca con attrezzi trainanti, con sciabica, con turbo-soffianti, con reti devianti e a circuizione, con fonti luminose, né l’acquacoltura e il ripopolamento attivo.
- Nella zona B non è consentita qualunque attività di pesca professionale e di piccola pesca artigianale.
- Nella Zona C e D è consentita, previa autorizzazione del soggetto gestore, la piccola pesca artigianale riservata ai pescatori residenti nei Comuni di Pineto e Silvi nonché alle cooperative di pesca aventi sede legale nei suddetti comuni e interamente costituite da soci residenti nei comuni di Pineto e Silvi alla data di entrata in vigore del decreto di istituzione, nel rispetto delle seguenti modalità:
- con rete da posta fissa, disposta a distanza minima di 500 metri, per una lunghezza massima di 1000 metri per pescatore, aumentando di 1000 metri per ogni pescatore imbarcato, fino ad un massimo di 4000 metri, con maglia di dimensioni non inferiori a 40 millimetri per ogni unità da pesca;
- con nasse disposte ad una distanza minima dalla costa di 500 metri, con numero di trappole per unità da pesca non superiore a 200;
- con cestini per la pesca delle Lumachine di mare (Nassarius mutabilis) per un massimo di trappole per unità da pesca non superiore a 300 per un massimo quantitativo di Kg 70 per unità da pesca con una persona a bordo più 20 Kg per ogni membro di equipaggio aggiunto.
Ai fini del rilascio dell’AUTORIZZAZIONE alla piccola pesca artigianale, di durata annuale e rinnovabile (art.25 c.8 del Regolamento di Esecuzione ed Organizzazione), i soggetti legittimati devono presentare richiesta presso il soggetto gestore entro il 31 gennaio di ogni anno.
I soggetti autorizzati alle attività di piccola pesca artigianale devono comunicare annualmente, su apposito modulo predisposto dal soggetto gestore, i periodi di pesca, i dati sulle catture, gli attrezzi utilizzati e le modalità di pesca utilizzati all’interno dell’area marina protetta ai fini del monitoraggio.
Gli operatori della piccola pesca artigianale sono tenuti al rispetto delle norme di settore, disponibili nella sezione NORMATIVA, come ad esempio quelle relative all’ancoraggio o al divieto di scarico a mare di acque non depurate provenienti da sentine o da altri impianti dell’unità da pesca, nonché di divieto al rilascio di rifiuti solidi o liquidi.
GESTIONE DELLA PICCOLA PESCA ARTIGIANALE IN AMP
L’AMP Torre del Cerrano ha avviato, nel 2020, un percorso per rendere più efficiente la gestione della piccola pesca artigianale in AMP. L’iniziativa si colloca in seno alla partecipazione (in qualità di partner) al progetto FERS – Interreg Mediterranean “MPA Networks – Support MPA effectiveness through strong and connected networks in the Mediterranean”.
Per l’Area Marina Protetta di Torre del Cerrano sono previste due azioni pilota:
- La rilevazione delle caratteristiche qualitative e quantitative del pescato ittico.
- La rilevazione dei parametri qualitativi dell’acqua di interesse per la fauna ittica.
L’obiettivo è fornire una descrizione dettagliata dell’habitat dal punto di vista chimico fisico; specificamente si intende verificare l’entità degli apporti locali di acqua dolce sulla fauna e sulla flora.
L’Azione Pilota, con la collaborazione dell’Università degli studi di Camerino come partner scientifico, ha l’obiettivo di definire il documento d’indirizzo “Linee di gestione della pesca costiera artigianale nell’Area Marina Protetta di Torre del Cerrano” che integrerà i risultati delle azioni 1) e 2).