Riccio di mare
Passeggiando lungo la battigia, specialmente dopo le mareggiate, può capitare di imbattersi in degli strani “reperti” che hanno una forma particolare: sembrano infatti dei cuori!
Non sono altro che gli scheletri interni (precisamente dermascheletri) dei ricci di mare, in particolare di quello che viene chiamato volgarmente riccio cuore e il cui nome scientifico è Echinocardium cordatum.
È un echinoderma, come le stelle marine. Il lato dove è situata la bocca è piatto mentre il lato opposto è tondeggiante. Questa specie vive sui fondali sabbiosi e fangosi, proprio come quelli che caratterizzano l’Area Marina Protetta Torre del Cerrano. Il colore è biancastro, a volte tendente al grigio o al giallino, con degli aculei molto fitti e molto esili. Può raggiungere i 9 cm di grandezza.
Trascorre la maggior parte del tempo in una piccola fossa che scava nel sedimento, profonda circa 10 – 20 cm, indurendone le pareti grazie a una secrezione mucosa. Esce raramente, principalmente nelle ore notturne, nutrendosi grazie a delle piccole appendici con le quali raccoglie particelle di detrito organico.
Testo e foto di Francesca Trenta e Matteo Ferretti.