Finanziato dal CNR il progetto SprEad and StorE coastal bioDiversity per il ripristino del giardino mediterraneo e il monitoraggio della biodiversità
È stata pubblicata la graduatoria del bando pubblico per progetti finalizzati al monitoraggio, conservazione, ripristino e valorizzazione della biodiversità in enti parco e aree marine protette, emesso dal Consiglio nazionale delle ricerche nell’ambito delle attività del National Biodiversity Future Center (NBFC) a valere sulle risorse del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNNR), finanziato dall’Unione Europea sul fondo NextGenerationEUe. Tra le 57 proposte nazionali ammesse a finanziamento c’è l’Area Marina Protetta Torre del Cerrano, quindicesima in graduatoria, che si aggiudica 240.250 euro per il progetto SprEad and StorE coastal bioDiversity che prevede attività di recupero, ripristino, monitoraggio e valorizzazione dell’AMP.
Le iniziative di recupero prevedono la riqualificazione di 4 mila mq di Giardino Botanico Mediterraneo ai fini della propagazione di specie vegetali di interesse con almeno 10 mila piantine. Contestualmente verrà allestita una banca del germoplasma per lo stoccaggio delle specie dunali autoctone e di macchia mediterranea in un laboratorio che si intende riqualificare presso la Torre di Cerrano, grazie anche al know-how dell’Università degli studi dell’Aquila (team della sezione di Scienze Ambientali) e al trasferimento delle competenze acquisite, nello studio della vegetazione costiera e nella propagazione delle specie vegetali, dall’Università degli Studi del Molise nei progetti LIFE 000262 MAESTRALE, LIFE17 000565 CALLIOPE, LIFEPLAN e e-LTER.
Le attività di monitoraggio prevedono, invece, la realizzazione di 40 punti di campionamento per la nidificazione di Charadrius alexandrinus, al fine di uniformare le attività di raccolta dati. Si intende inoltre mappare almeno 10 ettari di dune, creare di un geo-database della flora dunale e realizzare una stazione di monitoraggio per le componenti biotiche e abiotiche del sito, come il monitoraggio del suolo e del DNA ambientale (eDNA) in linea con il NBFC e la rete LTER (Rete internazionale di monitoraggio ecologico a lungo termine). Le attività di valorizzazione, infine, prevedono percorsi di formazione per i professionisti e post-lauream dedicati a quanti vorranno acquisire le competenze per le attività di ripristino ambientale in aree costiere al fine di condividere tutti gli output di progetto con i cittadini e portatori di interesse.
Nell’ultimo periodo Giardino Mediterrano di Torre Cerrano era già stata oggetto di alcuni piccoli interventi. Una prima iniziativa aveva visto protagonisti l’Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani (AGESCI) che con la partecipazione al progetto Beneepossibile avevano posizionato panchine in legno e cestini in quell’area. Successivamente, grazie all’interveno dell’Associazione Dimensione Volontario ODV in collaborazione con l’apicoltura “Il Vecchio Colle” si era dato avvio alla realizzazione dell’Apiario Didattico di Torre Cerrano. Infine, il 23 maggio 2023 in occasione del ricordo della strage di Capaci, grazie ad una iniziativa degli studenti e dei docenti dell’IC Giovanni XXIII di Pineto, si era dato avvio all’iniziativa “Alberi contro la mafia” con il posizionamento di cinque pini.
Soddisfatto per questi fondi il Presidente dell’AMP Torre del Cerrano, Fabiano Aretusi: “Con questo progetto – commenta – si potranno finalmente avviare, insieme ad altre iniziative, le attività di recupero del Giardino Mediterraneo della Torre di Cerrano. Sono interventi attesi da diversi anni e su cui questo Consiglio di Amministrazione ha lavorato sin dall’insediamento. Attività che ribadiscono l’importanza dell’AMP per il nostro territorio quale ente virtuoso che sa reperire risorse da destinare a beneficio della collettività e dell’ambiente. Ringrazio la Provincia di Teramo, proprietaria dell’immobile e, naturalmente, il direttore Stanislao D’Argenio e il personale dell’AMP impegnato nella candidatura di questo progetto”.
“L’aggiudicazione di questi fondi – aggiunge Camillo D’Angelo, Presidente della Provincia di Teramo, ente proprietario della Torre di Cerrano – conferma la qualità dell’attività svolta dall’AMP Torre del Cerrano, eccellenza del nostro territorio che è riuscita a ottenere risorse che permetteranno di valorizzare ulteriormente il sito e di ampliare il livello quantitativo e qualitativo delle prestazioni erogate. Colgo l’occasione per complimentarmi con il Presidente Fabiano Aretusi e con tutta la sua squadra di lavoro per il traguardo raggiunto”.