ECOSEE: NAVE DA PESCA TRASFORAMATA IN IMBARCAZIONE PER RICERCA, CONSERVAZIONE, AMBIENTE E SERVIZI AL TURISMO
Nuovo successo per l’AMP Torre del Cerrano nel campo della progettazione europea
E’ stato ammesso a finanziamento, a valere sul bando europeo “Guardian of the See”, ECOsee, un progetto pilota per il Mare Adriatico, che prevede la trasformazione di una nave da pesca in un’imbarcazione di ricerca e servizi al turismo. Comporta un investimento di circa 500mila euro e sarà finanziato per l’80% dall’Unione Europea.
La nave sarà dotata e testata per svolgere molteplici attività operative in mare: dalla raccolta dei dati all’osservazione degli ecosistemi, dalla localizzazione e raccolta dei rifiuti marini, degli attrezzi da pesca alla creazione di misure di conservazione o ripristino delle specie minacciate, compreso il monitoraggio e il recupero delle tartarughe marine. Il partenariato, di cui è capofila il GAC Marche Sud, si compone dei seguenti enti: Comune di San Benedetto del Tronto, Riserva Naturale Sentina, Parco Naturale del Conero, Area Marina Protetta Torre del Cerrano, CNR ISMAR Ancona, Università degli Studi di Camerino, Università degli Studi di Teramo. Già individuato un peschereccio e il suo equipaggio, che potrà essere gestito per almeno 3 anni, 1 anno in project financing e altri 2 anni seguenti il periodo di tutoraggio, per attuare quanto previsto dal programma.
Le attività a mare saranno effettuate dai ricercatori così come da altre figure, professionali e non, attraverso crociere educative, coinvolgendo nelle attività formative tecnici, studiosi, turisti, cittadini ecc.
Il 1 giugno 2014 la nave ‘pilota’ attraccherà di fronte a Torre Cerrano e per cinque giorni effettuerà campionamenti ai fini di ricerca scientifica. Tornerà di nuovo nel mese di agosto e svolgerà prevalentemente attività di servizi al turismo.
“Il lavoro che sarà sviluppato nell’ambito del progetto – ha sottolineato il Presidente Benigno D’Orazio – è importante anche per creare un partenariato tra paesi, aree marine protette e centri di ricerca. L’eventuale unicità territoriale favorirebbe senz’altro la politica europea di tutela dell’ambiente marino e delle zone costiere”.
I principali scopi del progetto sono quelli di promuovere un è, ma anche esaminare e dimostrare la fattibilità economica delle attività marittime diverse dalla pesca. Inoltre, ECOsee si propone di contribuire alla riduzione della flotta da pesca dell’UE e, allo stesso tempo, preservare posti di lavoro nelle comunità costiere mediante la riassegnazione dei pescherecci e il ri-orientamento professionale dei pescatori, per le attività e i servizi destinati alla gestione sostenibile e all’uso delle risorse marine e marittime.