Anche l’AMP a Lanciano: No alla petrolizzazione dell’Adriatico
Sabato 23 maggio a Lanciano, nella manifestazione “No Ombrina” ci sarà anche ufficialmente l’Area marina protetta Torre del Cerrano per esprimere un secco NO agli indirizzi assunti a livello centrale di voler consentire sia l’estrazione dai fondali che la lavorazione in superficie, del greggio rinvenibile in Adriatico.
Il Presidente dell’Assemblea dell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano, riprendendo il documento di Osservazioni ufficiali inviato al Ministero dell’Ambiente dal Presidente del Consiglio di Amministrazione Benigno D’Orazio (nota 1498 del 22 luglio 2014), ha formalizzato nei giorni scorsi l’adesione ufficiale alla manifestazione scrivendo ad una delle tante associazioni di protezione ambientale che fanno parte dell’enorme schieramento di comitati, associazioni, istituzioni, enti e cittadini che si stanno muovendo contro la deriva petrolifera voluta in Adriatico (nota 1126 del 15 maggio 2015).
Dalla nota si evince quanto la scelta di posizionare impianti di estrazione e lavorazione del greggio in Adriatico sia in contrasto con le scelte di tutela avviate sia nella normativa nazionale, L.979/89 e L.394/91 con il riconoscimento di aree protette come l’AMP Torre del Cerrano, l’AMP delle Isole Tremiti e il Parco Nazionale della Costa Teatina, sia in direzione opposta rispetto agli indirizzi forniti dalla Unione Europea per la Strategia Marittima Europea e per la cosiddetta EUSAIR (European Strategy for Adriatic and Ionian Region). Ma il contrasto più evidente è con le politiche di tutela del mare Mediterraneo, dalla Convenzione di Barcellona alle direttive per la promozione della istituzione di siti Natura 2000 in mare, politiche che prevedono una salvaguardia sempre più stringente degli ambienti marini.
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