A CURA DELL’ASSOCIAZIONE ANTEO
A CURA DELL’ASSOCIAZIONE ANTEO
Specie: Acanthocardia aculeata (Linneo, 1758)
Famiglia: CARDIIDAE
Nomi comuni e dialettali: Cuore spinoso, leccamusso
Indice di frequenza: Frequentemente pescata dai pescherecci a strascico, ma in rarefazione a causa probabilmente delle pesca intensiva.
Distribuzione: E’ una specie segnalata per tutto il bacino del Mediterraneo.
Descrizione: Conchiglia robusta, dotata di numerose coste spesse sormontate da aculei biancastri appiattiti nella parte anteriore e posteriore a volte pronunciati lateralmente. Il colore varia dal giallo chiaro al bruno-marrone chiaro. L’animale si caratterizza per un piede dal colore rosso accesso. E’ tra le più grandi delle congeneri potendo raggiungere i 90 mm di altezza.
Habitat: Vive sui fondi sabbiosi-fangosi a partire da pochi metri e fino a circa 30 m di profondità.
Note/curiosità: Un tempo veniva consumata normalmente e trovava collocazione sulle tavole degli abruzzesi. Oggi non conquista i mutati gusti dei consumatori forse per la durezza del piede, sebbene il sapore sia deciso e gradevole. Il valore sul commerciale è pertanto modesto.
Specie: Ensis minor (Chenu, 1843)
Famiglia: PHARIDAE
Nomi comuni e dialettali: Cannolicchio, Cannello, Manicaio, Cannulotte (Silvi); Cannilicchjie (Pescara)
Indice di frequenza: Un tempo molto comune dalla fine degli anni ‘70 è divenuto piuttosto raro. Pochi esemplari (spesso di modeste dimensioni) si rinvengono sulle spiagge del Cerrano all’indomani di mareggiate.
Descrizione: Conchiglia equivalve molto allungata, rettangolare con i margini tronchi e lievemente beanti. La superficie della conchiglia è ricoperta da una pellicola lucente dal colore di colore grigio-olivastro con flammule violacee. Il margine delle valve è tagliente tant’è che un raccoglitore poco esperto può rischiare di ferirsi con esse. Può raggiungere e superare i 140 mm
Habitat/Distribuzione: Il cannolicchio vive infossato nella sabbia da pochi decimetri d’acqua fino a profonfità che difficilmente superano i 3 / 4 metri. Predilige sabbie fini ben classate con una componente fangosa modesta. Ciò in quanto deve potersi ritirare con estrema rapidità in caso di pericolo ed un substrato troppo compatto impedisce tali movimenti repentini
Note/curiosità: Oggi sul mercato si acquistano “cannelli” di vario genere, ma nessuno di essi appartiene alla specie “minor” le cui carni hanno una consistenza ed un sapore di gran lunga superiori alle specie commercializzate atlantiche (Ensis arcuatus in particolare). Il “cannolicchio” Ensis minor è praticamente scomparso dalle tavole dei consumatori locali a seguito della sua improvvisa ed in parte inspiegabile rarefazione. Al forno al “gratin” costituiva una vera prelibatezza per il palato.
Specie: Donax semistriatus (Poli, 1795)
Famiglia: DONACIDAE
Nomi comuni e dialettali: Tellina Tellina, Arsella, Clacinello troncato, Tonninella, Ciucculette (Pescara)
Indice di frequenza: E’ abbastanza agevole trovarla passaggiando sulla battigia e a pochi centimetri d’acqua
Distribuzione: Vive in tutto il Mediterraneo doce è generalemente abbastanza comune
Descrizione: Conchiglia lucida e di forma trapezoidale simile alla Donax trunculus, ma di forma leggermente più allungata. La superficie esterna è ornata da numerose strie di accrescimento che ricoprono gran parte della conchiglia (da cui il nome); caratteristica che consente di distinguerla facilmente dalle congeneri. Il colore varia dal bianco, al giallo, al viola ed al rossiccio. E’ generalmente più piccola rispetto alla Donax trunculus in quanto supera molto difficilmente i 25 mm di lunghezza
Habitat: Come tutti i Tellinidi e i bivalvi filtratori vive seminfossato sui fondali sabbiosi della zona litoranea. A differenza del Donax riesce a vivere anche in ambienti lievemente fangosi in quanto è facile rinvenirla anche semplicemente adagiata sul fondo. A volte un filamento algale promana dalla parte posteriore della conchiglia. Vive a profondità variabili da pochi centrimetri a 2/3 metri d’acqua.
Note/curiosità: Come tutti i tellinidi ne è vietata la pesca con qualsiasi mezzo e/o attrezzo e pertanto non assume alcun valore dal punto di vista commerciale. La specie ha proprietà organolettiche di poco inferiori alla “Donax trunculus”, ma le sue carni sono da considersi comunque ottime.
Specie: Solecurtus strigilatus (Linneo, 1758)
Famiglia: SOLECURTIDAE
Nomi comuni:
Indice di frequenza: E’ la più comune tra le congeneri. Non è infrequente imbattersi sulla battigia in esemplari moribondi all’indomani di violente mareggiate.
Distribuzione: La specie è segalata per tutto il bacino del Mediterraneo, ma meno frequente nei bacini più meridionali.
Descrizione: Conchiglia allungata di forma rettangolare solida, con le estremità beanti. La superficie è percorsa da leggere strie ondulate. La colorazione è rosa intenso con due fasce radiali bianche nella zona centrale che partono dall’umbone. Negli esemplari vivi è possibile osservare una cuticola cornea chiamata periostraco che ricopre parte delle valve. Può raggiungere e superare gli 80 mm di lunghezza
Habitat: Vive in fondali sabbiosi e fangosi fino ed oltre il limite dell’infralitorale mobile.
Note/curiosità: Il mollusco detiene la particolarità di avere un corpo più grande della conchiglia facendo sì che l’animale ne risulti solo parzialmente coperto. Trascorre la propria esistenza completamente infossata nella sabbia filtrando l’acqua con l’ampio sifone che fa affiorare di pochissimo dal fondo marino. Le sue carni estremamente dure e coriacee non la rendono commestibile