Basta con i furti di legname sulle spiagge dell’AMP
Una “usanza” poco perseguita in passato oggi difficile da eliminare
I tronchi che si spiaggiano lungo la costa, in particolare dopo i periodi di maltempo, quando i fiumi in piena provocano un trasporto continuo di materiali al mare, sono un importante elemento di naturalità dei luoghi. I tronchi divengono un punto da dove si origina una ricca biodiversità animale e vegetale costituendo serbatoio alimentale e di supporto per tante specie sempre più rare lungo le coste adriatiche. Come tutto il materiale spiaggiato di origine naturale, inoltre, come conchiglie, legnetti, canne e ramaglia in genere, anche i tronchi costitutiscono un apporto importante di ripascimento dell’arenile e, oltre ad aggiungere volume inerte lungo le spiagge, svolgono anche una non secondaria funzione di sostegno per la sabbia che ha così la possibilità di resistere meglio contro l’erosione sia eolica che marina.
I tronchi di particolare grandezza, aspetto non secondario per un’area protetta, sono di una bellezza paesaggistica assolutamente da tutelare.
Dopo la mareggiata dello scorso inverno di fronte Torre Cerrano si erano spiaggiati tre enormi tronchi che sulla spiaggia erano divenuti una sorta di monumento naturale ad abbellire ancor più il cuore dell’Area Marina Protetta; proprio ai piedi della Torre. Sono ad oggi tutti scomparsi ed il tronco più bello, addirittura, è stato “rubato” durante l’estate, dopo che migliaia di turisti avevano apprezzato questo bellissimo scorso paesaggistico e vi si erano fatti ritrare nelle loro foto ricordo. E’ stato tagliato e portato via con una azione notturna appositamente organizzata. Al riguardo non poche furono le polemiche (vedi anche NOI CERRANO) ma non si è mai scoperto chi avesse operato tale attività.
L’ultimo “furto” sabato scorso in pieno giorno (vedi foto) e con attrezzature non facili da nascondere. Purtroppo nel tempo tale attività è stata in qualche modo “sopportata” essendo a volte problematica la presenza di tronchi sulle spiagge a vocazione turistica e ciò ha ingenerato una sorta di usanza di andare a far legna lungo la spiaggia che ora è anche difficile da modificare.
Fermo restando, però, che si tratta di una attività vietata ovunque per tutta una serie di normative nazionali e regionali inerenti le operazioni possibili sul demanio marittimo, tra l’altro su beni di pubblica proprietà, è anche di una azione specificatamente vietata dalle norme dell’Area marina protetta Torre del Cerrano (art.5 del DM 21 ottobre 2009).
L’AMP ha invitato, quindi, le forze dell’ordine e le amministrazioni comunali a sensibilizzare su tale tematica il personale presente sul territorio e gli operatori del settore. Al riguardo gli uffici del Consorzio hanno reso noto che qualora si ponesse la necessità di togliere tronchi importanti e di grande dimensione da concessioni utilizzate a scopo balneare sulle quali non possono rimanere si potrà prevedere il semplice spostamento degli stessi, anzichè spendere risorse per portarlo via, presso la Zona B dell’AMP; corrispondente con i 900 metri di spiaggia che si sviluppano davanti Torre Cerrano.