ULISSE “SBARCA” ALLA TORRE
I poemi omerici costituiscono senza dubbio alcuno la prima tappa della costruzione del pensiero europeo. Il viaggio di Ulisse è sì un nostos, un ritorno, ma è soprattutto la risposta al naturale stimolo della ricerca del nuovo, la sfida al confronto e la capacità di relazionarsi con l’altro, il diverso da noi.
L’Odissea è il paradigma dell’ospitalità, codificata nell’istituto della xenia, che, nella duplice valenza semantica del termine, pone l’ospite/straniero sotto la protezione di Zeus.
Leggere l’Odissea significa dialogare con le nostre radici, recuperare un articolato mondo di valori smarriti, leggerla ad alta voce è esperienza ancor più profonda: un ritorno all’oralità che ricolloca la parola al centro della comunicazione.
Da un’idea della prof.ssa Gabriella Liberatore e l’organizzazione dell’associazione Cul.tu.rà con il patrocinio e “l’ospitalità” del Comune di Pineto e dell’Area marina protetta, sabato 14 settembre, alle ore 17,00, nella splendida cornice della Torre di Cerrano, dieci moderni aedi leggeranno “… l’uomo ricco di astuzie… che di molti uomini le città vide e conobbe la mente…”.
L’incontro sarà reso ancor più speciale dalla presenza del giornalista e inviato di Repubblica, Francesco Viviano, autore del libro “Mare nero”, che racconta i viaggi di migliaia di migranti attraverso i deserti e il mare. Con lui dialogherà Umberto Braccili.
Le letture saranno accompagnate dagli intermezzi musicali eseguiti dagli studenti del Liceo Musicale Delfico-Montauti di Teramo.
L’evento è inserito nell’ambito del Caffè letterario itinerante del Comune di Pineto.
Leggeranno: Dino Mastrocola, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Teramo, i giornalisti Pina Manente e Antonio d’Amore, lo stilista Filippo Flocco, gli attori Valeria Angelozzi e Francesco Anello, il prof. Giulio Pacifico, il dottor Gaetano Pallini e il direttore della Riserva Naturale dei Calanchi di Atri, Adriano de Ascentiis. Darà avvio alla lettura il Sindaco di Pineto, Robert Verrocchio.
Per l’occasione è stato realizzato, da un artista atriano, un acquerello su stoffa.