Troppi Cani in spiaggia!
Una settimana di monitoraggio con l’Università di Teramo nell’ambito del progetto “SalvaFratino2013”
Il monitoraggio effettuato, dalla laureanda Claudia Monaco, nell’ambito di uno stage svoltosi per il corso di laurea in Tutela e Benessere Animale della Facoltà di Veterinaria dell’Università di Teramo, è consistito nel rilevamento del numero di cani presenti su alcuni tratti della spiaggia di Pineto e di Silvi, con lo scopo di valutare quanto, la presenza di animali domestici, arrechi disturbo alla nidificazione dei Fratini (Charadrius alexandrinus). Il monitoraggio si è svolto per un’intera settimana (da lunedì a domenica) ed è emerso che su 107 cani portati sulla spiaggia dai proprietari, ben 51 erano lasciati liberi, mentre 56 condotti al guinzaglio.
Considerando che portare animali in spiaggia è vietato, la presenza di espliciti cartelli di divieto, la presenza di quasi la metà dei cani, lasciati liberi, è un dato abbastanza importante. Il giorno della settimana in cui si è rilevato il maggior affollamento canino è stato il sabato, mentre il tratto di spiaggia protetta più gettonata è stata quella antistante la Torre Cerrano.
Proprio in questo punto era presente una coppia di Fratini che avevano realizzato il nido, dove la femmina aveva deposto due uova. E’ stato rilevato e documentato come gli uccelli spesso siano stati disturbati nella cova dalla presenza dei cani e siano stati costretti ad attirare la loro attenzione per allontanarli dal nido. Un altro elemento rilevato è stato che il numero di presenze più elevato si è riscontrato nelle ore più calde della giornata, rispetto a quelle più fresche. Da un certo punto di vista questo potrebbe essere positivo, in quanto il comportamento di difesa del nido, messo in atto dal Fratino, che comporta l’interruzione della cova, avviene a temperature non fredde che potrebbero compromettere il mantenimento della temperatura costante delle uova.
La presenza di cani liberi in spiaggia potrebbe essere una delle cause del declino di riproduzioni del Fratino sulle nostre coste, registratosi negli ultimi venti anni.
Naturalmente le cause a cui imputare il declino della popolazione di questa specie non sono da ricondurre solo alla presenza dei cani sulla spiaggia, ma sono ricollegabili, molto probabilmente anche a fattori climatici e antropici tra i quali spiccano tra gli altri, l’utilizzo sconsiderato a fini turistico commerciali delle coste. Infatti non è raro incontrare mezzi meccanici impegnati nella pulizia dei tratti di spiaggia protetta e bagnanti che posizionano ombrelloni, sdraio e quant’altro nelle vicinanze delle dune o sopra le stesse (il Fratino cova direttamente sulla sabbia a ridosso delle dune).