L’AMP del Cerrano è vietata alle vongolare
Non è cambiato nulla nella normativa dell’AMP, l’accesso alle vongolare era e resta vietato.
Si moltiplicano nel frattempo gli appelli delle associazioni di categoria, albergatori, balneatori, commercianti e ambientalisti per lasciare fuori le turbosoffianti dall’area protetta.
Nei giorni scorsi voci incontrollate ed alcuni articoli di stampa, che male hanno interpretato tali voci, hanno fatto credere che fosse cambiato qualcosa nella normativa vigente nell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano che, come è noto, in base al Decreto del Ministero dell’Ambiente del 21 ottobre 2009, vieta l’accesso nell’AMP alle “turbosoffianti”, le imbarcazioni attrezzate con draga idraulica utilizzate oggi per la pesca della vongola a livello professionale. NULLA E’ CAMBIATO. Bisogna essere chiari anche per non creare confusione tra chi opera in questo importante settore della pesca in Adriatico. L’accesso delle vongolare nell’area protetta, infatti, era e resta vietato, e qualunque violazione all’interno dell’area protetta è punita, in maniera più pesante che per altre infrazioni, ai sensi dell’art.30 della legge 394/1991.
Dopo la bocciatura da parte del Ministero dell’Ambiente della proposta inoltrata dal Consorzio Gestione Vongole Abruzzo per una forma di pesca sperimentale all’interno dei confini del parco marino, si è crerata un pò di confusione e in questa sede si è voluto chiarire quale è la situazione che, ad oggi, resta invariata. Molti articoli di stampa negli ultimi giorni hanno testimoniato d’altronde l’azione costante di sorveglianza che viene svolta dalla Guardia Costiera- Capitaneria di Porto anche nell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano.
Su questo tema molte sono state le prese di posizione di chi chiede di tenere le vongolare fuori dai confini dell’Area Marina Protetta . Le prime Associazioni ad esprimersi al riguardo sono state naturalmente quelle ambientaliste e di cultura del territorio, tutte, all’unisono, nessuna esclusa: Italia Nostra, Legambiente, Leganavale, Marevivo, LIPU, Touring Club Italiano e WWF. Quest’ultima, oltre a presentare un vero e proprio dossier al Ministero dell’Ambiente sull’argomento, ha anche ribadito pubblicamente, con un recente comunicato, la incompatibilità dell’uso delle draghe idrauliche per la pesca della vongola all’interno di un’Area Marina Protetta dove si opera per la conservazione della biodiversità .
A favore ed in difesa dell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano si sono schierate anche, e questa si che è una novità positiva per l’AMP, le Associazioni dei Commercianti, degli Albergatori e dei Balneatori di Pineto che, con un recente comunicato stampa congiunto, hanno preso una posizione netta “a sostegno dell’Area Marina Protetta anche e soprattutto nell’azione di divieto della pesca professionale“.
Un consenso ed un sostegno così ampio e trasversale fornito alle attività di protezione messe in campo dall’Area Marina Protetta Torre del Cerrano sono il più bel risultato immaginabile, considerando il così breve periodo, un paio di anni, in cui il Consorzio di Gestione dell’AMP opera a pieno regime.
-Scarica il Comunicato WWF
-Scarica il Comunicato delle Associazioni Commercianti, Albergatori e Balneatori di Pineto