LA CERRANO TRADE VIENE MESSA IN LIQIUDAZIONE
La S.r.l. partecipata ha chiuso il bilancio 2015 con 155mila euro di perdite a causa di problemi legati alla perdita di un finanziamento regionale avviato nel 2013
La Cerrano Trade, società a responsabilità limitata interamente partecipata dal Consorzio di Gestione è stato il primo problema che il nuovo Consiglio di Amministrazione del Co.Ges. dell’Area marina protetta Torre del Cerrano si è trovato di fronte, quello che rischiava di affossare definitivamente l’Ente. Il nodo della Cerrano Trade si è presentato in tutta la sua ampiezza sul bilancio, prima, e sulle note integrative, poi, stilate dal nuovo amministratore D.ssa Emma Ioppi, esperto contabile, nominato dal Cda appena dopo il proprio insediamento per fare chiarezza.
La S.r.l., creata come partecipata del Consorzio per svolgere direttamente i servizi commerciali e di educazione ambientale di cui qualunque parco ha necessità, per autosostenersi e non dare all’esterno tutta la gestione di tali servizi, ha chiuso il bilancio del 2015 con circa 155.000,00 euro di perdite, portando il debito totale a 186.000,00 circa ciò a discapito dell’ottimismo dichiarato dall’ex-amministratore Benigno D’Orazio in una nota indirizzata nello scorso mese di ottobre, poco prima della sua revoca, al nuovo C.d.A., in cui si tranquillizzava l’Ente in virtù dei sicuri utili che sarebbero stati conseguiti dalla società partecipata.
Purtroppo, la gestione della partecipata non è stata affatto efficace e la dottoressa Ioppi ha dovuto registrare ingenti perdite, presumibilmente verificatesi già a partire dal 2013, quando erano state iscritte in bilancio alcune poste e, in particolare, quella relativa alla contabilizzazione di oltre 92.000,00 euro legati al finanziamento regionale che era stato chiesto dalla società nell’ambito del progetto denominato Blu-Data, presentato a finanziamento su un bando Regionale, gestito da Abruzzo Sviluppo s.p.a., da una Rete di Imprese di cui la Cerrano Trade era partner. Il finanziamento, infatti, inizialmente assegnato, è stato successivamente revocato da Abruzzo Sviluppo all’atto delle verifiche, per inadempimenti riscontrati in capo alle altre società che facevano parte della Rete di Imprese (ed, in particolare, per il mancato rispetto degli impegni da parte di due società, la Iris Viaggi, la D’Orazio Pelli e la società Iervese Fabio).
Revoca del finanziamento che, unito ad altre necessarie rettifiche del bilancio della società hanno pesantemente compromesso le possibilità per la società di proseguire nelle proprie attività. Purtroppo di tali situazioni D’Orazio, nella sua figura di Amministratore della Cerrano Trade s.r.l., aveva tenuto all’oscuro sia i vertici dell’AMP che i Revisori dei Conti del Consorzio, lasciando aggravare una situazione che, se presa in tempo, poteva anche essere recuperabile.
Della delicata situazione il C.d.A. dell’Area Marina Protetta ha prontamente avvisato gli Enti soci del Consorzio, Comuni di Pineto e Silvi, Regione Abruzzo e Provincia di Teramo, non appena ne è venuta a conoscenza. I vertici del Consorzio hanno condiviso la decisione di porre immediatamente in liquidazione la società e di avviare tutte le verifiche del caso su quanto accaduto, ciò al fine di evitare che questa venga a pesare sulle casse degli Enti e, in definitiva, su quelle dei cittadini.
Il Co.Ges. ha inoltre subito sospeso ogni attività della partecipata e per non interrompere lo svolgimento delle attività, ha attivato in via sperimentale apposite convenzioni con le associazioni operanti sul territorio, che stanno già lavorando per mantenere alto il livello dei servizi turistici offerti dall’Area Marina Protetta.