Il Co.Ge.Vo. chiede un equo indennizzo dal Ministero per le vongolare.
Pienamente d’accordo, ma prima il rispetto delle regole per la tutela dell’AMP
Il Presidente dell’AMP Avv. Benigno D’Orazio, alla luce delle notizie di stampa diffuse nei giorni scorsi (sotto gli articoli), esprime la piena disponibilità dell’Area Marina Protetta a sostenere la richiesta di equo indennizzo da parte del Co.Ge.Vo. nei confronti del Ministero per le politiche Agricole. “La richiesta appare legittima- sostiene D’Orazio – ed ovviamente parte dal presupposto che siano perfettamente rispettati i divieti di pesca all’interno del Parco marino”.
Sarebbe infatti inconcepibile una richiesta di indennizzo accompagnata – come purtroppo si è verificato negli ultimi tempi – da continue violazioni delle regole che disciplinano l’Area Marina Protetta.
“Torno ad auspicare, come più volte ribadito anche nelle sedi istituzionali, – prosegue D’Orazio – che il Co.Ge.Vo. voglia aderire alla proposta di oramai due anni fa dell’Assemblea del Parco”.
L’Assemblea, infatti, il primo febbraio 2011, aveva proposto un percorso di sperimentazione e, successivamente, di valorizzazione del pescato nelle aree contigue al Parco, aree nelle quali – lo si ribadisce – non è previsto alcun divieto ulteriore per i vongolari.
E’ necessario dunque che il Co.Ge.Vo. rispetti le istituzioni del Parco marino, dimostrando concretamente di non voler infrangere le regole vigenti.
“Credo che la strada da noi indicata da due anni – conclude D’Orazio – sia l’unica possibile perché il Parco Marino, come sta accadendo anche con le altre categorie imprenditoriali, costituisca una risorsa anche per i vongolari nel quadro di un progetto di sviluppo sostenibile”.
Scarica gli articoli dei giorni scorsi:
Il Resto del Carlino 5 gennaio 3013
28-dicembre-2012
30-dicembre-2012
2-gennaio-2013
7-gennaio-2013