Contratto di Fiume sui bacini minori: Torrenti Cerrano e Calvano e Fossi intermedi tra cui Concio e Foggetta
Lo scorso 18 gennaio, alla presenza dell’Assessore regionale Dino Pepe, del Presidente della Provincia di Teramo, dei Sindaci di Atri, Pineto, Silvi e del Presidente dell’Area Marina Protetta Leone Cantarini, è stato siglato il protocollo di intesa di avvio del contratto di fiume. Si tratta di un importante passo avanti per la salvaguardia e la messa in sicurezza dei Torrenti Cerrano e Calvano e fossi intermedi tra cui Concio e Foggetta.
L’area Marina Protetta funge da capofila ed organo tecnico per l’avvio del progetto che tende al coinvolgimento di tutti i settori e gli attori interessati alla gestione delle problematiche riguardante le aree fluviali a partire dalla qualità delle acque che confluiscono poi nell’AMP. Il protocollo mette in evidenza anche alcuni aspetti storico-ambientali che caratterizzano il territorio. “In effetti il contratto di fiume – dice Leone Cantarini – può essere il volano per guardare con fiducia a strategie comuni tra tutti gli enti comuni, considerato che stiamo parlando di un territorio unito dalla storia e dalle caratteristiche geo-morfologiche”.
In effetti il contratto di Fiume si configura in termini di tutela, di valorizzazione, coesione e sviluppo sostenibile. Quindi quello dello scorso 18 gennaio è il primo atto per l’attivazione di un percorso condiviso e partecipato e per la definizione di un coordinamento generale degli obiettivi e delle azioni necessarie.
Per l’AMP il Contratto di Fiume riveste una importanza particolare. L’area protetta, infatti, avendo la sola fascia litoranea, oltre al mare, come competenza geografica non possiede alcuna possibilità di intervento nel territorio interno corrispondente al bacino imbrifero di interesse non avendo così nessuna voce nelle scelte che incidono sulla qualità delle acque e depurazione dei reflui. Il Contratto di Fiume, pertanto, potrebbe essere l’avvio di una nuova collaborazione con i territorio interi, in particolare con il Comune di Atri e la sua Riserva naturale dei Calanchi e così poter incidere su scelte che influiscono in ogni caso con il mare protetto.
Da non sottovalutare, inoltre, le risorse che nel nuovo PSR (Piano di Sviluppo Rurale) verranno messe a disposizione proprio degli enti che avranno deliberato il Contratto e sono tesi ad attivare un processo virtuoso e partecipato del quale potranno beneficiare tutti i territori coinvolti.