ACT4LITTER: INSIEME CONTRO I RIFIUTI
Ricercatori di diversa nazionalità si sono incontrate a Pisa il 16 maggio scorso presso la Scuola Superiore Sant’Anna per il progetto Act4Litter. La lingua usata per comunicare era l’inglese, ma l’accento tradiva l’indubbia origine mediterranea: erano i portavoce delle Aree Marine Protette di Spagna, Italia, Grecia, Francia, Cipro, Croazia, Slovenia, Montenegro, Albania e Tunisia. Lo scopo era identificare uno strumento efficace per contrastare il problema dei rifiuti accumulati lungo le spiagge.
Per l’Area marina Protetta Torre del Cerrano presente la D.ssa Cristina Gioia Di Camillo, ricercatrice dell’Università Politecnica delle Marche che segue anche i progetti della Marine Strategy.
Il progetto europeo intitolato ‘ACT FOR LITTER’ è un’occasione di confronto per tutte le AMP che hanno aderito all’iniziativa europea per definire una strategia comune volta a ridurre la produzione dei rifiuti e inquinanti per contrastarne la loro introduzione nell’ambiente marino.
Martina Markov (Parco Nazionale delle Kornati, Croazia) afferma: <<prima di aderire al progetto organizzavamo attività di raccolta dei rifiuti al solo scopo di rimuoverli, senza analizzarne la composizione. Attuando il progetto abbiamo compreso quanto sia importante identificare e quantificare i rifiuti per risalire alla fonte di immissione>> (da Twitter, @Act4Litter).
Da gennaio 2018 sono in corso attività di monitoraggio dei rifiuti presenti lungo le spiagge di tutte le AMP aderenti al progetto. Le raccolte periodiche e l’identificazione dei rifiuti avvengono con l’aiuto dei cittadini, che, con grande dedizione e pazienza, raccolgono e separano minuziosamente ogni piccolo pezzo di plastica, vetro o tessuto. Le informazioni sulla tipologia e sulla quantità dei rifiuti spiaggiati possono fornire, infatti, indicazioni sulla fonte della spazzatura. I teli di plastica, ad esempio, potrebbero derivare dalle attività agricole, mentre la presenza delle cassette di polistirolo è generalmente legata alla pesca professionale.
Uno alla volta, gli esperti delle AMP presenti, hanno illustrato i risultati ottenuti evidenziando le principali categorie di rifiuti rinvenute e le difficoltà incontrate durante l’attuazione del progetto. Ogni dato è stato messo in relazione alle caratteristiche dell’AMP: ad esempio, nell’AMP dell’arcipelago delle ‘Kornati’ (Croazia) il principale veicolo dei rifiuti è la corrente che va verso nord, mentre i rifiuti rinvenuti nelle AMP ‘Delta Ebre’ (Spagna), ‘Sazani – Karaburuni’ (Albania) e ‘Torre del Cerrano’ sono in parte correlati alle dinamiche dei corsi d’acqua limitrofi all’area protetta.
Le AMP ‘Delta de l’Ebre’ e ‘Torre del Cerrano’ sono leuniche AMP che hanno proposto un compiuto Piano di Azione per contrastare il problema dei rifiuti spiaggiati lavorando, quindi, sui fiumi per impedire il rilascio illegale di inquinanti e rifiuti lungo gli alvei in modo da prevenirne il trasporto vero il mare durante le piene.
In particolare, l’AMP ‘Torre del Cerrano’ ha illustrato il ‘Contratto di fiume’, uno strumento della Direttiva Quadro sulle Acque (2000/60/EC) adottato dall’area protetta per gestire efficacemente i corsi d’acqua, migliorare la qualità delle acque fluviali e prevenire o contrastare lo scarico abusivo di rifiuti lungo le sponde. Punto chiave del piano di azione elaborato è il coinvolgimento di tutti i soggetti che operano nell’area protetta o in zone limitrofe con attività agricole, industriali, legate alla pesca od al turismo che potrebbero volontariamente o accidentalmente immettere rifiuti in mare.
Le soluzioni proposte saranno presto confrontate con quelle derivanti dall’applicazione di un algoritmo che elaborerà i dati raccolti per tracciare uno strumento facilmente applicabile dalle AMP per continuare la lotta ai rifiuti spiaggiati.
Sito web: ACT4LITTER Twitter: @Act4Litter Facebook: ACT4LITTER