A TORRE CERRANO UN NO FORTE A TRIVELLE E AIR GUN
Insieme Sindaci e Comitati per promuovere il referendum del 17 aprile 2016
Le trivellazioni in programma in Adriatico si potrebbero fermare e con esse le devastanti prospezioni che si stanno facendo in questo periodo con la tecnica dell’Air-Gun, esplosioni fortissime create in mare per registrare le onde di ritorno utili a capire se esiste la possibilità di un qualche giacimento sotto i fondali. Tali tecniche di indagine, obsolete e ormai superate, nonchè spesso vietate, in tante altre parti del mondo sono ancora in uso in Mediterraneo creando problemi importanti agli ecosistemi marini e alla sopravvivenza di un gran numero di specie di cetacei.
Se qualcuna di queste prospezioni rileverà una convenienza ad intervenire sui giacimenti di pessimo petrolio esistenti sotto l’Adriatico si correrebbe il rischio che, in caso di incidente di una delle piattaforme di estrazione, come ne sono avvenute ovunque nel mondo e ad esempio in Adriatico già cinquanta anni fa alla piattaforma Paguro davanti Ravenna (piattaforma che fortunatamente estraeva metano come la stragrande maggioranza delle attuali piattaforme in Adriatico), l’ecosistema del nostro mare e l’economia dei nostri centri costieri ne sarebbero irrimediabilmente compromessi.
Fermare l’Air Gun subito ed evitare l’istallazione di piattaforme per l’estrazione di petrolio per il futuro: questo è ciò che consente di fare il REFERENDUM del 17 aprile prossimo.
Dieci sindaci si sono incontrati sabato scorso, 12 marzo 2016, presso Torre Cerrano, insieme al comitato provinciale a favore della consultazione referendaria. All’incontro hanno preso parte anche il consigliere regionale Luciano Monticelli e Enzo Di Salvatore, professore di Diritto presso l’Università di Teramo e tra i promotori dei quesiti referendari. “Noi sindaci abbiamo il dovere di informare i cittadini riguardo l’importanza di questa consultazione, perché la tutela del nostro ambiente è una ricchezza da salvaguardare”, ha dichiarato Robert Verrocchio, sindaco di Pineto e Presidente dell’Assemblea del Consorzio, tra i promotori dell’incontro.
Presenti nella Sala del Mare della Torre oltre al Sindaco Verrocchio e Francesco Comignani, sindaco di Silvi, anche Enio Pavone, sindaco di Roseto, Luca Lattanzi, vicesindaco di Mosciano, Francesco Mastromauro, sindaco di Giulianova, Gabriele Astolfi, sindaco di Atri, Ernesto Piccari, sindaco di Montefino, Alberto Giuliani, sindaco di Castilenti, Giuseppe D’Ercole, sindaco di Castiglione Messer Raimondo, e Michele Poliandri, sindaco di Morro D’Oro. Presente anche Fabiano Aretusi, Vice-Presidente dell’Amp di Torre del Cerrano, oltre ad altri componenti delle amministrazioni comunali di Silvi e Pineto con entrambi gli Assessori competenti Laura Traini per l’Ambiente a Pineto e Linda Di Francesco per il demanio marittimo a Silvi, così come il Vice-Sindaco di Silvi, Vito Partipilo, il Presidente dell’Associazione Guide del Cerrano ed il Direttore dell’AMP, tra l’altro anche Commissario della Riserva Naturale del Borsacchio.
Un appello al voto quello del Prof.Enzo Di Salvatore, per il quale “la cosa più importante è andare a votare”.
“La bellezza di questo nostro mare non può essere toccata, ed è per questo che voterò sì al referendum “, ha dichiarato Francesco Comignani. “Ovviamente saremo a favore di tutto ciò che può portare ad una sempre maggiore tutela del nostro mare”, ha rimarcato Fabiano Aretusi accompagnato da Luciano Monticelli che ha chiaramente confermato: “Sosterrò il sì al referendum anche per la coerenza rispetto alle battaglie contro la petrolizzazione che come sindaco ho portato avanti negli anni passati”.
“Abbiamo apprezzato moltissimo questo appello”, ha dichiarato Marco Borgatti a nome del Comitato provinciale per il sì al referendum, che era presenterà all’incontro con diversi rappresentanti delle varie sigle che lo compongono tra cui Claudio Calisti del WWF e Gianna Cortellini di Legambiente.