A MILANO CON IL CONTRATTO DI FIUME
Il 24 ottobre 2016 si è tenuto, presso il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano il seminario “NATURE-BASED SOLUTIONS – Soluzioni integrate per nuove traiettorie di sviluppo per le aree metropolitane” organizzato da ResilienceLab, Associazione Ambientalisti Italiani e Società Italiana di Ecologia del Paesaggio: un interessante momento di confronto tra reciproche interdipendenze e possibili integrazioni tra resilienza, mitigazione, adattamento, rigenerazione urbana e territoriale. Particolare attenzione è stata volta non solo ai progetti ma anche agli strumenti di governo e strategie di governance territoriale.
Secondo le definizione della IUCN le Nature-Based Solutions sono quelle “azioni per tutelare, gestire in modo sostenibile e ripristinare gli ecosistemi naturali o modificati, che affrontino in modo efficace e adattivo sfide della società, fornendo allo stesso tempo il benessere umano e della biodiversità”.
All’interno del seminario, come unica esperienza del centro Italia, si inserisce il contributo della dott.ssa Romina D’Ascanio, dottoranda all’Università di Roma Tre che, nella sua tesi di Master in Gestione dello Sviluppo Locale in Parchi e Aree Naturali all’Università di Teramo, ha analizzato e suggerito proposte per il Contratto di Fiume di cui l’AMP Torre del Cerrano è capofila.
In uno scenario di complessità di attori e di strumenti di governo che agiscono sul territorio, una programmazione integrata e congiunta, risulta centrale per la valorizzazione dei paesaggi e il miglioramento della risorsa idrica.
E’ evidente, quindi, che la necessità di depurazione attraverso sistemi di trattamento che imitino i processi biologici che avvengono naturalmente nei corpi idrici, concorre a una generale riqualificazione degli ecosistemi grazie all’utilizzo di impianti che impattano positivamente sul contesto naturale in cui sono inseriti, anche da un punto di vista paesaggistico.
Il suo progetto PhytoScape, propone spunti di riflessione su:
- bacino fluviale e ambiti territoriali vasti
- biodiversità e paesaggio rurale e fluviale
- progettazione di sistemi fitodepurativi
- integrazione tra aree protette, ambiti urbani, periurbani e rurali
- strumenti di finanziamento
Nell’ambito di Cerrano quindi, il paesaggio agricolo, i bacini fluviali, gli insediamenti e gli usi determinano degli agro-sistemi essenziali per lo svolgimento delle diverse attività economiche e sociali, regolazione del ciclo delle acque, difesa idrogeologica, oltre a significativi servizi di miglioramento delle risorse ambientali, culturali e turistiche.
Il Contratto di Fiume intende attuare una politica attiva e partecipata di tutela del territorio, ragionando in termini di ecosistema, attraverso politiche di gestione delle risorse paesistico-ambientali.
Al seguente link le presentazioni del seminario.