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Archeologia Subacquea in Adriatico

Venerdì prossimo, 31 agosto 2012, la P.ssa Rita AURIEMMA a Torre Cerrano

Si tratta di un ritorno alle origini. La P.ssa Rita AURIEMMA docente di Archeologia Subacquea all’Università del Salento, torna nei luoghi natii dopo una carriera in giro per il mondo a cercare e studiare reperti archeologici sott’acqua. La Professoressa Auriemma, infatti, era proprio sui reperti dell’antico porto di Hatria, antistante Torre Cerrano, che faceva le sue prime immersioni quando da giovane appassionata ancora studentessa, iniziava ad esplorare i fondali dell’Adriatico.

La colonia romana di Hatria, l’attuale Atri, imbarcava da lì i propri olii, vini e spezie che trasportava per commerci in tutti gli angoli del Mediterraneo.

Si dice che Hatria abbia dato il nome al nostro mare, Hatriaticum, oggi Adriatico. Ed è dei porti antichi dell’Adriatico che la Auriemma parlerà venerdì sera a Torre Cerrano. Il titolo dell’intervento è molto significativo e fa capire la passione con cui la Professoressa affronta le proprie ricerche: “Archeologia Subacquea in Adriatico, rotte, navi e approdi nel mare dell’intimità”.

Sub-a-lavoro

Si tratta delle consuete visite a tema a Torre Cerrano che ogni venerdì approfondiscono un argomento. Prima dell’intervento specifico sull’archeologia subacquea, infatti, si effettuerà la consueta visita turistica guidata all’intera Torre Cerrano ed al Museo del Mare in allestimento (visita guidata Euro 2,00 a persona o Euro 5,00 per famiglie con bambini). A seguire l’approfondimento sul tema archeologico, utile per tutti coloro che si occupano dell’antico porto sommerso del Cerrano per capire le connessioni con la più ampia rete di collegamenti esistente nei tempi antichi con il resto del mare Adriatico.

Appuntamento, quindi, venerdì 31 agosto 2012 a Torre Cerrano:

ore 17,00 Visita Guidata a Torre Cerrano e Museo del Mare.

ore 18,00 Incontro “Archeologia Subacquea in Adriatico, rotte, navi e approdi nel mare dell’intimità

Chi è Rita Auriemma

ssadLaurea e dottorato a Roma. Ricercatrice del Dipartimento di Beni Culturali presso l’Università del Salento (Lecce) insegna archeologia subacquea alla Facoltà di Beni Culturali da oltre dieci anni.

Si occupa di archeologia dei paesaggi, in particolar modo costieri, di antiche vie del mare, rotte e trasporti marittimi, di porti e relitti, attraverso la ricerca subacquea, che la porta a studiare antichi insediamenti costieri dalla Puglia meridionale, all’alto Adriatico.

Dal 1990, ha lavorato al lo scavo del relitto romano di Grado, che l’ha portata a collaborare con l’Università di Trieste dove ha preso il via dal progetto Urban-Crosada, di archeologia urbana, ed è continuata con altri programmi di ricerca a carattere internazionale.

Autrice di innumerevoli pubblicazioni scientifiche si immerge in Adriatico in ogni dove da quando giovanissima ha preso il brevetto di sub.

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