VENERDI’ A PESCARA IL PUNTO SUL FRATINO
Il Fratino (Charadrius alexandrinus), una rara e amata specie di uccello che ci siamo ormai abituati ad osservare e riconoscere lungo le nostre spiagge, sta lentamente scomparendo. Amato da tutti, in particolare dai turisti e sopratutto dai bambini, questo piccolo trampoliere è sempre più in pericolo di estinzione.
Nonostante sia inserito nella posizione “Endangered” della Lista Rossa dell’IUCN, questa specie, in Abruzzo, come purtroppo nel resto d’Europa, non riusce ancora a a trovare una corretta salvaguardia.
La regione che è stata capace di mettere in salvo orsi, camosci e aquile, rischia di fallire sulla tutela di un piccolo uccello migratore che ha solo la sfortuna di fare il nido lungo le stesse spiagge che tutti noi amiamo, frequentiamo e utilizziamo ogni anno con l’arrivo della bella stagione.
La convivenza, in realtà, è possibile … e non è affatto difficile adottare le corrette modalità di protezione!
Se ne parlerà con esperti, volontari ed operatori, Venerdì prossimo, 25 gennaio 2019 alle ore 15,30 presso la sala “Figlia Di Iorio” della Provincia di Pescara (Primo Piano, Palazzo della Provincia, P.zza Italia – Pescara).
Il titolo dell’incontro è “Una protezione Europea per la costa“, perchè solo attraverso i giusti provvedimenti di tutela, sovraordinati, si potranno invertire le tendenze di decremento della popolazione di Fratino, ormai verificate e certificate scientificamente dagli studi realizzati e presentati giusto la scorsa settimana da AMP e WWF. Durante l’incontro saranno i coordinatori di tali studi, Il Dr. Stefano DE RITIS, per conto dell’AMP Torre del Cerrano, e Fabiola CARUSI, per il Comitato Nazionale Conservazione Fratino, a parlarne.
L’Area marina protetta Torre del Cerrano, da anni, chiede alla Regione Abruzzo e al Ministero dell’Ambiente, atto ufficiale una Deliberazione di Assemblea, la n.24 del 7-12-2017 risultante di uno specifico studio sulla presenza della specie, il riconoscimento di una ZPS-Zona di Protezione Speciale per l’areale esteso della costa del Cerrano. Una richiesta volta a porre sotto giusta tutela uno dei luoghi dove si ha la maggiore concentrazione di nidi di Fratino che comprende tutta l’AMP, le aree dei Comuni di Pineto e Silvi fuori dall’AMP, fino quindi ad arrivare alle foci del Fiume Piomba da una parte e del Fiume Vomano dall’altra, e, previo accordi con il Comune di Roseto degli Abruzzi, tutta la fascia costiera fino alla foce del Tordino che ricomprende la Riserva naturale del Borsacchio. Una protezione non generalizzata ma mirata alle specie di avifauna descritte, che quindi pone particolare attenzione agli usi che possano influire sulla specie ma che non vincolano genericamente le attività umane presenti in zona.
Ma tale provvedimento, in realtà, pur ricomprendendo sia l’AMP Torre del Cerrano che la Riserva Naturale del Borsacchio, è solo un primo passo per garantire la conservazione del Fratino, perchè sono ancora fuori da specifiche tutele per la specie, altre aree di nidificazione importanti come la “spiaggia del Fratino e del Giglio” di Alba Adriatica, le aree di nidificazione di Pescara, nonchè quelle del Foro di Ortona e alla Marina di Vasto. La necessità di una tutela estesa e mirata sarà argomentata dall’esperto dell’ISPRA che interverrà appositamente allo scopo: Il Dr. Lorenzo SERRA, ornitologo specialista nella tutela delle specie migratrici.
La Regione Abruzzo è pertanto chiamata a provvedere affinchè la richiesta pervenuta dal Ministero dell’Ambiente di istituire le necessarie aree ZPS e SIC costieri e marini, sia attuata al più presto. E sarà il Dirigente del settore Parchi, l’Arch. Bruno CELUPICA, che affronterà l’argomento nell’incontro di venerdì.
Saranno infine il Dr. Dante CASERTA, Vice-Presidente del WWF Italia, e il Dr. Leone CANTARINI, Presidente dell’AMP Torre del Cerrano, che, in veste di promotori di questo incontro e degli studi che lo sottendono, cureranno le conclusioni, dopo, si spera, un dibattito attivo con i presenti all’incontro, tra cui, certemente, i volontari impegnati nel Progetto SalvaFratino, gli Operatori turistici, in particolare di quelli “Amici del Parco marino”, e i cittadini interessati.
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