IL TAR RESPINGE IL RICORSO DA PARTE DEI BALNEARI DI SILVI SUL REGOLAMENTO DELL’AMP
Ancora una volta il TAR da pienamente ragione all’operato dell’Area Marina Protetta. Con sentenza n.268 del 2 luglio 2018 il Tribunale Amministrativo dell’Aquila ha respinto il ricorso di alcuni balneari che si erano opposti alla entrata in vigore del Regolamento di Esecuzione e Organizzazione pubblicato con Decreto del Ministro n.11 del 12 gennaio 2017 in Gazzetta Ufficiale del 30-01-2017.
L’opposizione dei gestori di alcuni stabilimenti balneari e di alcune concessioni demaniali a ombreggio, ricadenti in area marina protetta, contestava le competenze dell’AMP sul demanio costiero e la presunta irragionevolezza di alcune regole entrate in vigore con il nuovo Regolamento. I giudici non solo hanno ritenuto che il Regolamento fosse valido e legittimo la ha anche valutato infondata l’opposizione presentata condannando i ricorrenti al pagamento delle spese di giudizio.
I vertici dell’Area Marina Protetta si sono sempre detti sicuri del buon lavoro svolto nella predisposizione del Regolamento essendo stato prodotto in un lungo processo di coinvolgimento e partecipazione di tutti gli operatori interessati, sempre, comunque, sotto l’attenta guida del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare per il quale, come è giusto, alcuni principi di tutela naturalistica non sono mai stati negoziabili.
Un percorso condiviso da tutti, amministratori, cittadini e operatori turistici, iniziato nel 2010 subito dopo l’istituzione dell’AMP (DM 21 ottobre 2009) e che ha avuto un forte impulso dal 2015 in poi. Nel 2016 gli incontri informali e quelli conclusivi ufficiali per la definizione del testo in ogni dettaglio. Tanti sono stati i tavoli di discussione, gli incontri, le bozze di Regolamento elaborate che il Ministero più e più volte ha rivisto, corretto ed emendato, fino alla sua versione finale che, anche se con qualche passaggio non condiviso da tutti, certamente il migliore che si potesse avere. Nel febbraio del 2017, però, al momento di sedersi al tavolo per l’ultimo importante sforzo, la produzione del disciplinare applicativo 2018, questo drappello di operatori balneari ha preferito dissociarsi dagli altri e promuovere un ricorso contro il Regolamento. Durante tutto il 2017, allora, mentre qualcuno spendeva tempo, risorse e denari per pagare avvocati e presentare ricorsi, molti colleghi, balneari di Pineto e Silvi, sedevano al tavolo con l’AMP per definire il Disciplinare operativo 2018 poi entrato in vigore a gennaio del 2018, risolvendo, in un sol colpo e senza bisogno degli avvocati, gran parte dei problemi lamentati poi dai ricorrenti di fronte al TAR.
Durante il 2017 e questo inizio del 2018, addirittura, alcuni dei ricorrenti, evidentemente neanche molto convinti al momento dell’adesione al ricorso, hanno persino partecipato ai corsi ed alle iniziative promosse dall’AMP arrivando ad avere persino il riconoscimento di “Lido Amico del Parco marino”. L’azione dell’Area Marina Protetta, infatti, non ha mai interrotto il proprio percorso di crescita insieme agli operatori turistici e, anche se disturbata e denigrata quotidianamente da qualche oppositore, evidentemente con interessi diversi da quelli della collettività, ha continuato a lavorare per migliorare l’immagine del comprensorio del Cerrano allargando la propria azione su un numero sempre crescente di tematiche: dai pacchetti turistici internazionali (es. DestiMed ) ai servizi sul territorio (es. Museo del Mare), dalla tutela delle acque (es. Contratto di Fiume) alla conservazione delle specie protette (es. Salva-Fratino), dalla ricerca scientifica in mare (es. Marine Strategy) ai progetti di valorizzazione locale (es. Amici del Parco), dalla formazione per gli operatori (es. Corsi ASTA) alla creazione di nuove figure professionali (es. Guide del Cerrano). Un elenco di attività che potrebbe andare ancora avanti molto a lungo ma che, cosa fondamentale, è volto a valorizzare un bene comune, quello demaniale, quello del nostro mare, quello della natura e della biodiversità, protetta oggi a livello nazionale (Norme AMP e Demaniali) ma anche, e soprattutto, con provvedimenti europei (Sito di Interesse Comunitario) , luoghi della comunità tutta che non possono più sottostare all’interesse del singolo privato ed alle speculazioni di qualcuno che si ostina ancora a non volere regole, nonostante ciò che gli è concesso di gestire, è bene ripeterlo, è un bene naturale DI TUTTI . Resta il rammarico nell’aver visto le Associazioni di categoria schierarsi, loro malgrado, al fianco dei ricorrenti invece di proseguire nel percorso di collaborazione che si era consolidato negli anni, facendo torto, tra l’altro a tutti i balneari che, invece, sono rimasti a lavorare con l’AMP per risolvere davvero i problemi.
La sentenza del TAR ribadisce quali siano i valori e le competenze di ciascuno. La speranza dell’Area Marina Protetta è ora quella di riprendere un percorso sereno, fatto di condivisione delle scelte, nel rispetto dei ruoli, anche con coloro che hanno voluto discostarsi dalle scelte della stragrande maggioranza degli operatori e cittadini di Pineto e Silvi;