AMP, Guardia Costiera e Piccoli Pescatori insieme contro l’abusivismo nella pesca costiera
Giovedì 10 maggio, presso la sede dell’Ufficio Locale Marittimo della Guardia Costiera di Silvi Marina, si è svolto un incontro con tutti i piccoli pescatori di Pineto e Silvi, con cui si è avviato un percorso di stretta collaborazione per il censimento della fauna ittica e per la valorizzazione del pescato proveniente dal settore artigianale. Insieme AMP, Guardia Costiera e Piccoli Pescatori si sono impegnati per la stesura di progetti comuni e il contrasto all’abusivismo nel settore della pesca costiera.
L’incontro conferma un iter iniziato con l’istituzione dell’Area Marina Protetta nel 2010, quando era stata vietata, all’interno delle acque del parco, qualsiasi forma di pesca a alto impatto ambientale, come quella con le reti a strascico o l’uso di draghe idrauliche turbo-soffianti.
Nel gennaio 2017, poi, il Regolamento di Esecuzione e Organizzazione dell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano, ha stabilito che i pochi pescatori artigianali che hanno il diritto di pesca all’interno dell’Area Marina Protetta debbano cooperare con l’ente al monitoraggio della fauna ittica, mantendo una registrazione del pescato nei periodi e nelle modalità consentiti dall’Area Marina.
Non è stato elevato un divieto alla piccola pesca artigianale, che è ancora consentita, come in tutte le aree marine protette italiane, nelle sole Zone C e D. Se effettuata secondo le norme, questa forma tradizionale di pesca ha un basso impatto ambientale. E’ infatti ormai riconosciuto internazionalmente che la piccola pesca artigianale è l’unica forma di pesca sostenibile e all’interno delle AMP si sta cercando di rendere ancor più attenta al rispetto degli ecosistemi attraverso collaborazioni dirette tra pescatori ed enti gestori. Il MedPAN, la rete delle aree protette del Mediterraneo, nel suo programma Sustainable fishing, lavora su questi temi da tempo e ormai è riconosciuta come l’unica forma di pesca che per il futuro si potrà continuare a praticare per la salvaguardia della risorsa ittica.
Se spetta all’AMP di regolamentare le attività all’interno del territorio di propria competenza, l’attività di controllo in mare è competenza della Guardia Costiera-Capitaneria di Porto. In questo modo, insieme, Area Marina Protetta, Guardia Costiera e Piccoli pescatori, potranno collaborare a contrastare l’abusivismo nella pesca, un fenomeno dannoso sia per l’azione di tutela del mare operata da AMP che per i piccoli pescatori artigianali.